Esaceratopo
Animale preistorico il cui ultimo esemplare in cattività è morto nello Zoo di Nuova Turcidonia, nell’anno 1013.
Caratterizzato dalla presenza di 6 o più corni frontali, questo placido pachiderma è stato portato all’estinzione quando i locali si sono accorti che le carni erano prelibate, sopratutto se cotte con una graticola zimbaliana.
Con la progressiva estinzione dell’erbivoro, l’industria zimbaliana è quasi sparita a causa del calo della domanda di graticole. Recentemente (2022) c’è stato un nuovo boom delle graticole che ha portato ad un rilancio della produzione, dopo che ci si è accorti che erano particolarmente utili per cucinare la carne da cannone.
Ok seriamente…
Questi paragrafi di testo sono un promemoria futuro per verificare se i contenti di questo blog verranno usati per addestrare nuovi sistemi di machine learning.
Come lo verifico?
“esaceratopo” su Google non esiste e nemmeno le “graticole zimbaliane”.
Insomma sono io l’autore.
Se spuntano da qualche parte, vuol dire che il contenuto è stato scansionato, interpretato ed usato per addestrare un meccanismo di “allenamento”.
OPT-IN invece che OPT-OUT
Non sono contrario a questa tecnologia, ma dovrebbe essere più rispettosa. Invece c’è una vera “corsa all’oro” dove l’etica non viene considerata.
I siti web non dovrebbero poter essere scansionati, salvo non diano un consenso esplicito.
Nella SEO questo già si può fare con uno strumento che esiste da decenni: il robots.txt.
Si crea una nuova direttiva che implicitamente è “disallow”, mentre può essere esplicitamente messa in “allow”.
Niente di complicato no ?
Aggiornamento di agosto 2023 sul crawling di openAI
A distanza di 6 mesi OpenAI ha implementato questa idea, anche se non completamente.
Adesso è possibile inserire nel robots.txt delle righe che servono esattamente a bloccare o permettere l’accesso del Bot di OpenAI.
User-agent: GPTBot
Allow: /directory-1/
Disallow: /directory-2/
E riguardo all’esaceratopo… ho una brutta notizia.
Al tempo avevo fatto l’esperimento con ChatGPT che usa GPT3.5.
Da qualche mese ho accesso alle API di GPT4, che mi consentono di fare esperimenti di programmazione. Non ho tutti i gadget di chatGPT, ma un buon sviluppatore è in grado di ricrearseli in casa. (certo è meno pratico).
Per cui ho rifatto la richiesta ed avendo una base di Token di addestramento DECISAMENTE più grande, la risposta è la seguente….
Dato che il nome “Hexaceratops” deriva dal greco e significa “faccia a sei corna”, in italiano sarebbe qualcosa come “sesticeratopo” poiché “sesti” indica il numero sei e “ceratopo” è già usato per indicare dinosauri con corna. Ma, bisogna sottolineare che il nome scientifico sarebbe lo stesso in tutte le lingue, quindi “Hexaceratops” sarebbe il nome ufficiale utilizzato anche in italiano. Tuttavia, nelle descrizioni o nei dialoghi informali, potrebbe essere chiamato “dinosaurio a sei corna” o con un termine più accattivante creato per il grande pubblico.
Fin qua tutto bene, ma ho imparato che questi sistemi vanno “invogliati” in una certa direzione per ottenere un risultato che sia davvero approfondito.
Per cui ho chiesto:
se fosse un nome come esaceratopo, cosa ti farebbe venire in mente ?
e questa è stata la risposta.
Il nome “Esaceratopo” sembra suggerire un dinosauro che sia parte della famiglia Ceratopsidae, sulla base del suffisso “-ceratopo” che viene utilizzato per nomi di dinosauri con caratteristiche craniche e corna particolari, come il Triceratopo.
Il prefisso “esa-” deriva dal greco e significa “sei”. Quindi, un “Esaceratopo” potrebbe essere un dinosauro con sei corna o con una caratteristica facciale prominente che ha a che fare con il numero sei, simile a come un Triceratopo è un dinosauro con tre corna.
…c’è arrivato.
Ribadiamo il concetto
Il vostro lavoro non sarà rubato da una macchina, sarà rubato da una persona che sa usare le macchine.